Parliamo di scarpe femminili… modelli e tipologie.

In linea generale, per le calzature femminili non esiste un vero e proprio dress-code come per l’eleganza maschile, quindi ci si affida al gusto, ai dettami della moda, alla personalità della donna e al buon senso. Per esempio, se amate i tacchi molto alti, ma non riuscite a camminarci in modo naturale e aggraziato, è meglio orientarsi su modello di calzatura più basso, per non cadere nel ridicolo oltre che… a terra.

decolte stiletto
Decolté in vernice bicolore, bianco e nero, con tacco alto a stiletto

I modelli di scarpe femminili sono davvero tanti, a tacco alto, basso, medio, modelli prettamente femminili, maschili, di tendenza…  quindi è bene fare un po’ di chiarezza su termini, che identificano i vari tipi di calzatura e sulle caratteristiche principali delle stesse.

Partiamo dalle scarpe più femmininili in assoluto le più amate e indossate, declinate in tutti i colori e in tutti i materiali dalla semplice tela al coccodrillo: le decolté.

Decolté

Sono chiamate in tanti modi: decoltè, décolletées, décolleté, gli inglesi le chiamano woman’s court-shoes e gli americani pumps, nome che in Italia indica soprattutto le decolté altissime con plateau, e sono le scarpe femminili per eccellenza da giorno e da sera, vero must have per il guardaroba di ogni donna.

decoltè vernice
Delcoltè in vernice e tacco a spillo.

Le Delcoltè hanno il tacco ovviamente, altrimenti sarebbero ballerine e si si caratterizzano per avere punta sagomata, essere senza lacci, allacciature o cinturini, ma la peculiarità principale è quella di  lasciare il collo e il dorso del piede scoperti, da una scollatura che può essere tonda, a U o a cuore.

I tacchi possono essere più o meno alti,  di qualunque tipo e forma, con o senza il plateau, e le punte possono essere sottili, arrotondate, squadrate o addirittura spuntate, cioè che lasciano scoperte la punta dei piedi.

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Scarpa di Louboutin con peep toe

 

La spuntatura sulla scarpa, qualunque sia il modello, prende il nome di peep toe oppure open toe e prevede unghie curate e  fresche di smalto.

  • Peep toe: La scarpa presenta una spuntatura che lascia vedere solo la punta dell’alluce.
  • Open toe: La scarpa presenta un’apertura frontale scoprendo le dita.

Le decolté spuntate possono esere indossate con le calze, purchè siano velate e senza cuciture in punta (e prive di punta rinforzata!)

Le decolté si adattano a tutti i tipi di out-fit gonna, pantalone, jeans, abbigliamento da ufficio, da giorno o da sera. Il livello di eleganza è dato dai materiali, dai decori e dagli accessori della scarpa.

open toe
Decoltè open toe e tacco a campana

Per il lavoro le decolté sono perfette ma, a meno che non si lavori nell’ambito dello spettacolo o della moda, il tacco non deve superare i 6 cm, perchè più alti risultano non professionali. Da evitare, per lo stesso motivo anche i modelli open toe. I più salutari sono i tacchi intorno ai 4 cm, che non affaticano troppo la schiena e il piede, come farebbero una paio di ballerina o scarpe dai tacchi più alti. Non a caso, le decoltè kitten, cioè con kitten heels (tacchi gattina), sono chiamate anche office shoes, cioè scarpe da ufficio; molto bon ton e con un fascino discreto sono spesso indossate anche da professioniste, manager, donne di potere, costrette dal lavoro a stare molte ore in piedi e fuori casa, indossando abiti formali e tailleur. Con le office shoes evitano un sovraffaticamento della schiena e del piede, mantenendo alti gli standard di eleganza e formalità. Perfetti anche nella versione Chanel.

office shoes
Modelli di decolté kitten-heels chiamate anche office shoes.

Tipo “Chanel” o Sling back shoes (Decolleté sandalo)

Le scarpe tipo “Chanel” dette anche scarpe sandalo o sling-back shoes, sono calzature simili alle decoltè, ma che lasciano scoperto il tallone, con un cinturino che passa appena sopra di esso cingendo posteriormente la parte bassa della caviglia. Sono molto eleganti e possono avere tacchi di tutte le altezze e di tutte le foggie, ci sono anche in versione flats, cioè ballerina, così come possono essere a punta chiusa o spuntate.

chanel camoscio
Calzatura tipo Chanel

Sono chiamate Chanel perché fu Coco Chanel  stessa,nel 1957, a ideare e lanciare questo modello con la parte posteriore del piede scoperta, in origine bi-colore, cioè ecrù e nera. Il beige per allungare la gamba e la punta nera per accorciare il piede, rendendo meno evidenti i segni dell’usura, mentre il cinturino posteriore e il tacco largo e alto 5cm conferivano  libertà di movimento e confort.

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La Two-tone della Maison Chanel

La grande stilista amava definirle così: “Sono l’ultima frontiera dell’eleganza – Coco Chanel“. La Two-tone a tutt’oggi, anche se rivisitata secondo il trend del momento nel corso degli anni, è uno dei simboli inconfondibili della Maison Chanel.

Ballerine o Paperine

Le Ballerine o Paperine (in inglese flat shoes o semplicemente flats) ispirate alle scarpe da danza classica, sono un’evoluzione delle scarpe da ballo e i primi a produrle furono proprio calzaturifici specializzati in questo settore, partendo da Jacob Bloch, calzolaio di origine lettone, che negli anni ’30 produceva innovative scarpe da ballo, passando per Repetto (Rosa Repetto era la madre del grande ballerino Roland Petit e incomiciò a produrre scarpe da ballo per il figlio in un piccolo laboratorio vicino all’Operà National di Parigi nel 1947) e Capezio.

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Ballerine con nastri di si raso da allacciare intorno alla caviglia

Divennero veramente popolari negli ’50, lanciate da dive come l’icona di stile e sobria eleganza, Audrey Hepburn, che si affidava a Salvatore Ferragamo, e Brigitte Bardot che ordinava a Repetto ballerine da passeggio su misura.

Le Ballerine sono scarpe sbarazzine con suola sottile, tacco minimo, praticamente inesistente, molto scollate sulla parte superiore del piede e, nella versione più classica, hanno un piccolo fiocco di coda di topo in raso sul bordo anteriore. La punta è rotonda, anche se si trovano versioni più appuntite o spuntate.

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Paperina o Ballerina classica in vernice rossa

Esistono comunque tante versioni di ballerine: eleganti, casual, sportive, da casa etc. prodotte nei materiali più svariati, (ne esistono anche tipi realizzati completamente in silicone, le Jelly), di tutti i colori possibili e con diverse decorazioni: fiocchi di tutti i tipi, tessuti e dimensioni oppure nappine, lacci , strass etc.

Benché molto comode, di solito morbide e con la pianta larga, se non si è più ragazzine, sono da riservarsi ai momenti di relax e quando le nostre estremità sono davvero molto stanche, anche perché le ballerine si possono comodamente infilare in borsa per un rapido e opportuno cambio di scarpe (planare in una paperina dopo una giornata sui tacchi è un sollievo impagabile!).

Ballerine
Un arcobaleno di Ballerine

Le ballerine sono da evitare anche e soprattutto, perché il tacco così basso è deleterio sia per il portamento (non si chiamano paperine a caso!), che per la postura e, se usate spesso, possono portare a dolori lombari, problemi alle ginocchia e alle anche, talloniti etc.

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Audrey Hepburn indossa le ballerine, che con le kitten shoes erano le scarpe che portava con maggiore frequenza, anche nella vita privata.

D’Orsay

Modello D'Orsey
Modello D’Orsey

Il modello d’Orsey è una scarpa molto elegante, che lascia scoperti uno o tutti e due i fianchi, rivelando l’arco del piede. Eleganti e raffinate, si trovano sia a tacco alto, che medio, che flat.

Se non sono di ottima fattura possono essere scomode, perché non offrono molta aderenza al piede e tendono a sfuggire da dietro, per questo, talvolta, presentano un cinturino alla caviglia. Esistono anche versioni peep/open toe.

Le d’Orsey devono il loro nome a Alfred Guillaume Gabriel, conte d’Orsay, amatore e imitatissimo dandy, nel 1838 fece creare delle scarpe da sera per i militari, la cui siluette divenne molto popolare tra le nobildonne, diventando una moda.

Mary Jane

Le Mary Jane, chiamate anche Baby o Bebè, sono scarpe, di solito a punta tonda, che presentano un cinturino sul dorso del piede.

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Scarpa modello Mary Jane in vernice bi-colore

Il nome di questa calzatura deriva da un personaggio di fantasia in voga nei primi del novecento, Mary Jane sorellina di Buster Brown, protagonista dell’omonimo fumetto creato da Richard Outcault nel 1902. Mary Jane indossava le scarpe di moda per i ragazzini di quel periodo, di pelle lucida o vernice, nere, con tacco basso, punta tonda e un cinturino sottile sul collo del piede, allacciato con un bottone o un fermaglio.

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Tazza con Buster Brown e la sorella Mary Jane personaggi dei fumetti.

Queste scarpette erano indossate con calze bianche sia dalle femmine che dai maschietti.

Il termine americano originale per identificare queste scarpette è bar shoes, perché Mary Jane è un un termine legalmente registrato, che appartiene alla Brown Shoe Company, calzaturificio del Missouri (USA), che possiede circa 450 marchi e ancora pubblicizza il prodotto con i personaggi del fumetto, impersonati da attori reali in sketch presentati nei vari centri commerciali.

Le bar shoes fecero la loro apparizione e divennero molto di moda nel 1800 indossate dai bambini di entrambi i sessi, ma anche dalle giovani dame, soprattutto per le serate da ballo, perché il cinturino assicurava vestibilità e aderenza al piede. Venivano confezionate in morbida pelle bianca o di colore adatto al vestito da sera.

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L’attrice “enfant prodige” Shirley Temple indossa un paio di mary jane

A cavallo tra il 1930 e il 1940 le baby diventarono scapette prettamente femminili e oggi esse sono ancora considerate scarpe classiche per le bambine, da indossare a scuola (molte divise scolastiche femminili le prevedono), ma anche per cerimonie e occasioni formali.

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Scarpe modello Mary Jane, chiamate anche baby o bebè

Nella versione per adulti le Mary Jane, giovanili e sbarazzine con un tocco retrò, possono essere flat, ma anche con il tacco e addirittura la platform (plateau). I cinturini oltre a fermagli e bottoni, possono avere allacciatura a velcro.

Ne esistono anche versioni sneakers, comode e casual, offrono facilità nell’indossarle, vestibilità e confort.

Mocassino (Loafer)

Il mocassino ha tante varianti, che a seconda della fattura e della presenza di decori o applicazioni, prendono denominazioni diverse come penny loafer, tassel loafer, fringed loafer, veneziano etc. le caratteristiche e peculiarità dei diversi modelli con i nomi e le origini sono spiegate nell’articolo dedicato alle calzature maschili, a cui rimandiamo.

mocassini donna
Diverse versioni di mocassini femminili

Nella versione femminile i mocassini e le scarpe vela, che sono molto somiglianti, spesso si arricchiscono di particolari colorati o vezzosi come perline, strass, nappe dorate o silver, etc e possono avere i tacchi, anche alti, quadrati e comodi, oppure la zeppa, inoltre possono essere aperti in punta (open toe), o sul tallone.

mocassino zeppa
Mocassino da donna in vernice nera con zeppa

I mocassini, anche per le donne, sono consigliati come calzature da giorno, da abbinare a un out-fit casual, che prevede preferibilmente i pantaloni o i jeans.

Mocassini modello Minnetonka da donna, in tanti colori.

Francesine (oppure Oxford), Derby e Monkstrap

Queste calzature, che per comodità qui  annotiamo insieme, ma che hanno caratteristiche  diverse e per il dress-code maschile un diverso e preciso grado di formalità ed eleganza, sono calzature inizialmente maschili, approdate all’abbigliamento femminile, tra gli anni ’20 e ’30.

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Oxford da donna in vernice nera con decoro a brogue – modello della Clark’s

Indossate inizialmente dalle flappers (maschiette) e da dive abituate a sfoggiare out-fit un po’ androgini come Greta Garbo, Marlene Dietrich, Katharine Hepburn, conquistarono pian piano il pubblico femminile e nei decenni seguenti ’40 e ’50 acquisirono grande popolarità entrando a tutti gli effetti tra le scarpe da donna e acquisendo, col tempo e la rielaborazione degli stilisti,  sempre più femminilità e carattere con  l’aggiunta di tacchi alti magari particolari, zeppe, plateau, accostamenti di colori pastello, pellami diversi etc.

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Derby donna in scamosciato rosa

I modelli stringati classici sono perfetti accostati a pantaloni e jeans, il completamento di un out-fit mannish style, indossate sotto un pantalone in tweed o nero con pinces sul davanti, magari in accordo con una camicia e un blazer dal taglio maschile.

Le oxford, il modello di scarpa maschile più raffinato, sono in realtà incredibilmente glamour anche al femminile, sia da giorno che da sera, se in vernice e accostate a un look “a la garçonne” come un tailleur-pantalone tuxedo, mentre alcuni modelli più femminili, con tacco, si possono portare anche con la gonna. Si indossano esclusivamente con le calze.

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Francesina da donna con tacco alto a stiletto

Per le differenze peculiari, tra oxford, derby e monkstrap dovute essenzialmente all’allacciatura, ma anche per i decori che possono esservi praticati: wingtip, brogue, bi-colore (spectator), rimandiamo alla pagina dedicata alle calzature da uomo.

Scarpe a sella (Saddle Shoes)

scarpe a sella
Saddle shoes a tacco alto bianche e rosa

Le Saddle-shoes sono calzature caratterizzate dal bicolore e da cucitoue tipo oxford (da questo il nome alternativo di Saddle-oxford), talvolta decorata lungo la sella da brogue, sono molto simili alle scarpe da bowling.

Ebbero un enorme successo tra le ragazze statunitensi degli anni ’40 e ’50, tanto da rappresentare un vero e proprio segno di riconoscimento tra le fan di Frank Sinatra di quegli anni.

Le saddle-shoes si caratterizzano per la suola piana in gomma, sopra alla quale è cucita una tomaia in pelle scamosciata con inserti in pelle lucida ed in colori a contrasto, la classica è in bianco e nero, ma ne esistono di svariati colori, così come esistono numerose versioni femminili a tacco alto.

Saddle shoes

Ballroom shoes o scarpe da ballo

Le ballroom shoes sono simili alle scarpe delle ballerine di ballo da sala o delle soubrette. Hanno tacco non troppo alto, leggermente curvo, con base non eccessivamente larga, ma comoda, a favorire l’equilibrio. Possono avere punta leggermente arrotondata oppure essere spuntate o essere a sandalo.

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Sandalo modello ballroom

Spesso hanno due cinturini che si allacciano allacaviglia, talvolta sostituiti da due fasce elasticizzate, che si incrociano sul collo del piede per favorire l’aderenza, ma esistono versioni con un solo cinturino oppure cona allacciatura a T (T-strap) o con semplice allacciatura alla caviglia (ankle-strap).

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Ballroom shoes

Questi modelli hanno un elegante stile retrò, che richiama gli anni ’30. Sono molto femminili e chic, adatti anche alle “principianti” del tacco, che si sentiranno più sicure nella camminata grazie all’altezza media e alle allacciature.

A proposito di allacciature, indipendentemente dal modello della calzatura, a seconda di come sono fatte e della loro posizione, assumono nomi diversi:

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Scarpe con allacciatura a T (T-strap)

T-Strap: sono le scarpe che presentamo un cinturino intorno alla caviglia, che si collega alla punta della scarpa formando una T sul collo del piede, per questo motivo prende il nome di allacciatura a T.

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Sandalo con allacciatura alla caviglia (ankle-strap)

Ankle strap: sono le scarpe con cinturino alla caviglia. Questo tipo di calzature, come anche le scarpe T-strap, non aiutano a slanciare la figura, perchè per effetto ottico, “spezzano” la gamba facendola sembrare più corta e più tozza del dovuto, quindi se si hanno gambe poco slanciate e non molto lunghe, lasciate la caviglia libera.

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Sandalo slingback d’orsay

Slingback: sono le calzature con cinturino posteriore, che passa sopra il tallone del piede scoperto, come nelle scarpe modello Chanel. La slingback può essere anche d’orsay: scarpe e sandali di questo tipo sono molto eleganti ma danno problemi di stabilità, perche questo tipo di chiusura offre poca aderenza al piede, per questo spesso viene aggiunto un cinturino alla caviglia.

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Sandalo slingback

Cross strap: sono le scarpe che hanno due cinturini che si incrociano sul collo del piede. Per facilitare la calzata spesso i cinturini sono elasticizzati o presentano inserti in elastico. E’ un tipo di allacciatura che offre sicurezza di movimento, per questo  è spesso applicata alle scarpe per ballo da sala.

scarpe allacciatura incrociata
Scarpe con cross-strap

Diagonal strap: simili alle scarpe cross-strap, ma con un solo cinturino, che attraversa diagonalmente il collo del piede, dando un tocco molto chic alla calzatura, soprattutto sui sandali.

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Sandalo con diagonal strap

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