Parliamo di scarpe femminili… i sandali

Nella categoria sandali si annovera un cospicuo numero di calzature aperte, che si caratterizzano per avere una tomaia ridotta e costituita da fasce sagomate, lacci, strisce e cinturini saldati alla suola, che si assicurano al piede tramite nodi, fibbie, bottoni, velcro e provvedono a tenere la calzatura ferma intorno al piede.

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Sandalo in satin bianco

Il tacco può andare dagli zero centimetri in su, molti sandali sono dotati di zeppa o plateau o platform, e i materiali di cui sono fatti possono essere i più svariati: cuoio e pelli anche pregiati, tessuto, legno, sughero, fibre o paglia o rafia intrecciata, materiali costosi o poveri o grezzi, gomma e materie plastiche, etc. possono essere minimal oppure molto stravaganti e appariscenti, con colori sgargianti, tessuti fantasia e decorazioni applicate, diventando accessorio privilegiato dei capricci delle mode estive.

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Sandalo con zeppa a pois

I sandali sono calzature prettamente estive o da paesi caldi perché, lasciando il piede in gran parte scoperto, permette il ricambio d’aria contrastandone la sudorazione, ma versioni eleganti e magari impreziosite da particolari e bijou si indossano anche per serate speciali o per il ballo.

Il sandalo viene considerata una scarpa aperta, anche se solo sulla punta o sul tallone, per questo le calzature modello Chanel sono anche dette scarpa-sandalo.

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Scarpa-sandalo con slingback-dorsay

Tra i vari modelli di sandali troviamo:

Infradito o Flip flops

I sandali infradito vengono tenuti fermi da un laccio che passa tra l’alluce e il secondo dito del piede e che si divide, andando a riattaccarsi alla suola ai suoi lati, formando una sorta di Y.

Esistono però modelli che al posto della Y, hanno un laccio a forma di anello in cui infilare l’alluce o un grosso bottone o fermaglio da inserire tra l’alluce e il secondo dito.

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Infradito ultrapiatta con anello al posto del laccio ad Y

I più diffusi sono ultrapiatti o con tacco di 1 o 2 cm, anche perché il laccio tra le due prime dita con un rialzo tende a fare male, ma esistono anche versioni con tacco alto o zeppa.

I sandali infradito più indossati sono fatti a ciabattina, ma si trovano anche ankle strap, slingback normale o d’orsay, con lacci da girare e legare intorno alla caviglia etc. possono essere molto semplici oppure più sofisticati ed eleganti decorati con applicazioni, strass o bigiotteria.

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Sandali infradito ankle strap con alto tacco a stiletto

Tra i sandali infradito troviamo i capresi, che affondano la loro radici nella “notte dei tempi” tra le classiche calzature dei popoli del Mediterraneo. Già Tiberio, imperatore romano che scelse l’Isola come sua dimora, indossava sandali con una suola rigida e  strisce di pelle, che si avvolgevano intorno alle caviglie.

La creatività degli artigiani capresi nel corso degli anni, ha sviluppato un design semplice e sofisticato allo stesso tempo e uno stile inconfondibili: i modelli non sono tanto diversi da quelli che venivano portati ai tempi di Tiberio, suola piatta, infradito, lacci di pelle morbida, ma si sono arricchiti di sfumature in oro, argento, bronzo, di colori marini e solari, mentre le strisce di pelle si intrecciano sapientemente con  perle, pietre dure, strass, bijou.

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Sandali capresi decorati con strass a forma di limone, agrume simbolo dell’isola

La moda e la creatività hanno poi aggiunto particolari stravaganti, e sostituito i  tacchi bassi con piccole zeppe o tacchi alti, soprattutto per accontentar le dive, che da sempre sbarcano a Capri. Tuttavia la versione classica rimane quella flat, in cuoio e pelle, dai dettagli ricercati, molto chic, da acquistare rigorosamente fatti a mano.

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Ciabattina infradito brasiliana

Le Flip Flops Braziliane sono le ciabattina infradito che dalle spiagge tropicali si sono ormai diffuse in tutto il mondo, ultrapiatte e in gomma o materiale morbido sono utilizzate soprattutto come ciabattine estiva da casa, da mare o da piscina e, aggiungerei, di evitare assolutamente di usarla in altre occasioni.

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Sandali gioiello

Sandali gioiello

Il sandalo gioiello è la scarpa super chic per i look estivi o per serate importanti, di solito hanno tacco a spillo o stiletto, ma possono anche essere eleganti capresi, hanno il colore dei metalli preziosi platino, oro, argento, bronzo o giocano con rasi, sete e pellami preziosi, si accendono di strass, cristalli, pietre dure, bijou. Sono chic e molto molto femminili, da indossare con una pedicure curatissima.

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Sandali zatteroni

Zatteroni

Gli zatteroni sono un tipo di sandalo, caratterizzato da una zeppa spesso esageratamente alta, che forma anche un plateau anteriore considerevole, perlopiù realizzata in sughero.

Gli zatteroni realizzati inizialmente in sughero sardo, furono lanciati da Salvatore Ferragamo negli anni ’30, con grande successo.

Hanno la caratteristica di aumentare la statura, ma sono pericolosi, poiché incrementano notevolmente la possibilità di inciampare, cadere o prendere “storte” anche perché la sensibilità tra piede e suolo è notevolmente diminuita.

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Sabot con kitten heels ricamato

Sabot o Mules

I sabot (letteralmente dal francese: zoccoli) o mules (letteralmente dall’inglese: ciabatta) sono calzature aperte dietro e chiuse davanti. Praticamente una scarpa tipo Chanel senza cinturino posteriore. Possono avere diversi gradi di eleganza (ne esistono anche in versione sneakers), le troviamo con ogni genere di tacco, anche con zeppa o platform e di tutte le altezze. Esistono anche modelli open toe.

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Zoccoli a fascia con tacco alto “1^ Classe” by Aliviero Martini

Zoccoli (Clogs)

Gli zoccoli sono sandali con la suola, più o meno spessa, realizzata in legno. Sotto questo nome si identificano modelli molto diversi fra loro: dagli zoccoli da lavoro a quelli ortopedici con fascia oppure con tomaia in pelle bucherellata di colore bianco, ma anche scuro (classico vederli ai piedi di medici e infermieri), ad eleganti sabot e ciabattine e sandali sbarazzini o gioiello. Possone essere leggermente pesanti e duri sotto la pianta, ma niente è più sano del legno per i nostri piedi.

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Sandali a gabbia con tacco a stiletto.

Sandalo a gabbia (Cage sandals)

Sono sandali che, con una serie di lacci più o meno sottili, ingabbiano il piede. Le strisce di pelle o tessuto posso essere parallelle fra loro oppure incrociarsi o intrecciarsi a formare un decoro sul dorso del piede. Possono avere tacchi di tutte le altezze anche zeppa o plateau.

Sandali alla schiava o Sandali  gladiatore (Buckle up o Lace up)

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Gladiator Boots ultra-flat

Sono chiamati in svariati modi: sandali alla schiava, sandali gladiatore, buckle up o lace up e sono i sandali ispirati alle calzature della Grecia e della Roma antiche.

Sono caratterizzati da lacci e cinturini che ingabbiano i piedi, arrampicandosi spesso fin sotto il ginocchio (gladiator boots). Possono avere dei cinturini oppure dei lunghi lacci da girare incrociandoli sulla caviglia e talvolta lunga la gamba.

Olltre alla verisione ultra-flat i sandali alla schiava si innalzano su tacchi, zeppe e plateau.

Attenzione alle allacciature intorno alla gamba, possono facilmente creare l’effetto salame insaccato! Meglio evitare se non si hanno gambe da gazzella.

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Sandali capresi alla schiava

Sandalo modello Birkenstock

Classico sandalo tedesco, spartano, ergonomico e… brutto, senza mezzi termini. A ciabatta, infradito, con una o due fasce fa molto “alternativo” o intellettuale di derivazione avanguardista, ma se non prevedete un immediata partenza come volontarie in Africa: lasciatele perdere!

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Sandali tipo birkenstock

Modello Crocs

Crocs è un brand statunitense che nasce nel 2002 in Colorado. Appare come uno zoccolo, ma realizzato in un materiale leggerissimo e morbido, a metà strada fra la gomma e la plastica, hanno fori sagomati sulla parte superiore e il tallone scoperto, con la possibilità di portare un cinturino posteriore, che altrimente viene ripiegato sul collo del piede.

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Ciabatte tipo Crocs

Ha il grande vantaggio di mantenere il piede fresco ed evitare i cattivi odori. Prodotti in tutti i colori, con decorazioni e clips divertenti, ne esistono versioni invernali col pelo interno. Sono divertenti e comode. Da usare in casa, in spiaggia o bordo piscina: se avete superato l’età dell’infanzia, evitatele in qualunque altro caso.

Sandali del pescatore

I Sandali da pescatore sono un tipo di calzatura estiva usato soprattutto da bambini e uomini (semplicemente orrendi), ma esistono anche nella versione femminile, brutti anche questi.

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Sandalo da pescatore da donna con zeppa e carrarmato.

Sandalo con gli occhi

I Sandali con gli occhi sono indossati soprattutto dai bambini, ma esistono anche modelli per adulti in morbida pelle. Sono caratterizzati da punta e tallone chiusi, cinturino alla caviglia con fibbia e da due grossi fori sul collo del piede, come due grossi occhi. Se non andate più alle scuole elementari: evitateli!!!

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Sandalo con occhi
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Sandali saltwater

Saltwater sandals (Sandali acqua salata)

I sandali saltwater sono una calzatura bassa, piatta, semplice, ideata negli anni ’40 per far fronte alla carenze di cuoio in tempo di guerra. Di solito sono indossate dai bambini ma ci sono anche modelli per adulti, comode anche se non molto eleganti, adatte per fare lunghe passeggiate estive.

 

Sandalo invisibile

Il sandalo “invisibile” è stato realizzato e lanciato nel 1947 da Salvatore Ferragamo ed e caratterizzato da mascherina e laccio posteriore realizzati con filo di nylon, come la lenza dei pescatori, e dalla zeppa di legno a forma di “F”. Un modello davvero particolare che valse a Ferragamo l’Oscar della Moda (Neiman Marcus Award) – 1947.

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Sandalo Invisibile-Museo Ferragamo

Sandalo “Kimo”

Nel 1951 Ferragamo brevettò un nuovo tipo di sandalo intercambiabile, che dava la possibilità di essere indossato in modi diversi e per differenti occasioni: il sandalo “Kimo”.

Esso consiste in una tomaia fissa di pelle intrecciata con o senza cinturino posteriore (slingback), nel quale inserire il Kimo in raso, una specie di guanto da piede ispirato ai Tabi giapponesi, prodotto in colori diversi, in raso semplice o impreziosito da cristalli, pietre o dettagli glamour, in modo da dare al sandalo ogni volta una “luce” diversa.

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Sandali Kimo con calza tipo Tabi – Ferragamo 1951

Geta e Zori

I Geta sono sandali tradizionali giapponesi a metà tra gli zoccoli e le infradito. Sono un tipo di calzatura con una suola che consta di una tavoletta di legno chiamata dai (supporto, che attualmente può essere anche di materiale sintetico), rialzata da due tasselli sempre in legno, tenuta sul piede da una stringa di tessuto chiamata hanao, che passa tra l’alluce e il secondo dito, come in un sandalo infradito.

I tasselli di legno sotto la suola, che vengono chiamati ha (denti) di solito in kiri (legno di paulownia), emettono un suono particolare a contatto col suolo. Il dai puo essere in legno naturale oppure laccato o dipinto, di solito è ovale per le donne e rettangolare per gli uomini e non c’è differenza fra sandalo sinistro o destro.

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Geta

Anche gli Zori, come i Geta, sono sandali tradizionali giapponesi. Ma sono senza tacchi e molto simili alle infradito occidentali. Possono essere fatti in materiali diversi, paglia o fibre naturali, legno magari laccato, pelle, tessuto, gomma o materie sintetiche. Il tallone deve sporgere di circa un centimetro dal bordo posteriore e l’ultimo dito del piede non ha supporto su cui poggiare.

L’hanao, come nei geta, è posto al centro della parte finale del sandalo, non c’è quindi distinzione tra scarpa destra e scarpa sinistra, può essere di materiali come il velour, vinile, broccato o pelle o simil-pelle (per gli uomini).

Gli zōri da donna di solito hanno l’hanao di colore rosso e se in vinile sono considerati mediamente formali, ma non formali come quelli in stoffa, come ad esempio quelli in broccato, che sono utilizzati in occasioni più cerimoniali come ad esempio un matrimonio o un funerale. La versione maschile ha di solito l’hanao di colore bianco o nero.

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Zori da donna

Geta e Zori vengono indossati con indumenti tradizionali giapponesi. Gli zori in paglia sono considerati più formali dei geta e quindi possono essere indossati col kimono, mentre con lo yukata (abito informale tradizionale, oppure veste da casa, apparentemente simile al kimono), sono preferiti i geta. Gli zōri e i geta possono essere indossati a piedi nudi, oppure con appositi calzini detti tabi, assolutamente necessari nelle occasioni formali.

Gli zōri con la suola ricoperta di giunco che somiglia ai materassini tatami, sono considerati scarpe da lavoro e vengono abbinate ad un abbigliamento occidentale casual oppure ad altri indumenti tipici giapponesi come ad esempio il jinbei. Anche i geta sono indossati con abiti occidentali e soprattutto con la pioggia o d’inverno con la neve, in quanto hanno la suola rialzata.

Zōri e geta permettono una libera circolazione dell’aria intorno al piede, una caratteristica importante visto il clima clima umido che predomina in Giappone. Possono essere indossati e tolti molto facilmente, cosa molto rilevante in una cultura dove le scarpe vengono messe e tolte costantemente; inoltre, con un kimono stretto, delle scarpe con i lacci sarebbero davvero diifficili da annodare. Questo spiega il motivo per cui in Giappone queste calzature sono rimaste molto popolari, nonostante l’occidentalizzazione.

Forever Marilyn
Sandalo dedicato a Marilyn Monroe

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