Storia del Cinema: Precinema.

Nel periodo a cavallo del XVIII secolo giungono dall’oriente forme di intrattenimento, che rappresentano le prime manifestazioni di precinema, si tratta di piccole attrazioni, quasi dei giocattoli, strumenti ottici che sono i primi tentativi  di creare immagini in movimento e che suscitavano grande attenzione per il pubblico.

E’ considerato precinema tutta quella lunga fase in cui l’uomo con vari tentativi, espedienti e strumenti ottici ha cercato di ricreare il movimento, utilizzando immagini in sequenza, esperienze che col tempo e l’invenzione e l’evolversi della fotografia hanno portato alla nascita del cinema.

Importato dalla Cina da alcuni missionari francesi, arriva in Europa e per primo in Francia una particolare forma di intrattenimento, il Teatro delle Ombre Cinesi, di tradizione antichissima, consiste nella proiezione di ombre su un telo.
Nel Teatro d’Ombre lo spettatore si trova davanti ad uno schermo bianco, illuminato posteriormente da una potente fonte luminosa, che ingigantisce le ombre e crea l’illusione che le figure create con le mani o le forme (silhouette) mosse dagli attori siano in movimento.

lanterna magica
Lanterna Magica – XVIII secolo

Sempre importata dalla Cina, per mediazione araba, è la Lanterna Magica (la più antica descrizione di questo strumento ottico risale al 1646).
La Lanterna Magica permette la proiezione di immagini dipinte su vetro, in un locale buio, tramite una scatola chiusa contenente una fonte luminosa (candela), la cui luce è filtrata da un foro provvisto di lente, esattamente come fa un moderno proiettore di diapositive. All’inizio si proiettavano immagini fisse, una per volta, poi la tecnica migliora moltiplicando le immagini, sovrapponendole o facendole scorrere, per ottenere l’effetto del movimento.

A spiegare a parole la storia illustrata, non sempre intuibile dalle sole proiezioni, c’era un narratore chiamato Imbonitore, figura caratteristica del cinema delle attrazioni.

La Lanterna Magica è lo strumento del precinema più vicino al cinema vero e proprio.

The Magic Lantern 1798 - jean Francois Bosio
The Magic Lantern 1798 – Jean Francois Bosio

Più o meno negli stessi anni è in voga un altro strumento del precinema denominato Mondonuovo, attrazione simile alla Lanterna Magica, in quanto sfrutta le stesse tecniche, ma, invece di proiettare le immagini all’esterno, su un muro o uno schermo, le proietta all’interno di una cassa munita di un monocolo, dal quale osservare le immagini riprodotte.i.

Le immagini stampate su carta sono retroilluminate da una candela e spesso su tale vedute ottiche vengono calate delle figure snodate di personaggi o animali, animate tramite fili.

Facile da trasportare e utilizzabile ovunque Mondonuovo era un’attrazione comune nei baracconi,  circhi,  e fiere, dove gli ambulanti chiedevano un compenso per la visione delle immagini.

Mondonuovo illustrato su una stampa.
Mondonuovo illustrato su una stampa.

Mondo Novo” permetteva di mostrare vedute di città lontane e, all’epoca, irraggiungibili ed era spesso utilizzato per raccontare eventi reali, una sorta di cine-giornale d’altri tempi fatto per immagini, molto popolare tra la popolazione analfabeta, che non poteva apprendere le notizie dai giornali, divenne particolarmente in voga durante la Rivoluzione Francese: l’imbonitore illustrava ai fruitori gli avvenimenti narrati dalle immagini (molto popolare era il racconto della decapitazione della Regina Maria Antonietta, poiché la esecuzioni erano considerate fatti di spettacolo, chi non poteva assistervi direttamente si accontentava di queste riproduzioni).

Lanterna Magica con vetrini - XVII sec.
Lanterna Magica con vetrini – XVII sec.

Nel corso dell’800 arrivano poi altre attrazioni precinema, che sfruttano il fenomeno della persistenza dell’immagine sulla retina (persistenza visiva), peculiarità oculare che ci fa percepire come movimento la visione di una serie di immagini in stretta successione, che riproducono le fasi di un’azione, proiettate ad una velocità minima di 16 fotogrammi al secondo.

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Esempio di Cineografo o Flip-Book – Cheshire Cat o Stregatto

Tra queste attrazioni troviamo il CineografoFlip Book, libretto con illustrazioni, che, se sfogliato velocemente, dà la sensazione di vedere il movimento. Era utilizzato negli spettacoli di magia già nel XVI secolo. ma nella seconda metà dell’800 viene commercializzato e diventa molto popolare.

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Esempio di Taumatropio

Il Taumatropio è invece un gioco di epoca vittoriana, nato nel 1824 ad opera di Mark Roget, che consiste  in un dischetto che viene fatto ruotare velocemente tramite due fili appesi all’estremità, sulle due facce sono raffigurati disegni che si completano a vicenda, e facendo ruotare il disco velocemente, si ha l’impressione di guardare un’immagine in movimento.

Il Fenachistoscopio, inventato nel dicembre del 1832 dal belga Joseph Plateu seguendo una dinamica già studiata da Euclide e Newton, è un’attrazione che consente di visualizzare immagini animate. Esso è costituito da due dischi di cui uno dotato di finestre equidistanti, attraverso le quali si può osservare il secondo disco, dove sono presenti le immagini. Quando i due dischi ruotano alla corretta velocità si può vedere l’animazione.

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Esempio di Fenachistoscopio

Lo Stereoscopio è un apparecchio ottico inventato da Charles Wheatstone nel 1832 diventato in breve un passatempo molto comune nei salotti del 19° secolo. Anche chiamato visore stereoscopico o stereovisore, è uno strumento ottico a forma di mascherina o piccolo binocolo dotato prima di specchi e in seguito di lenti, destinato a dare la sensazione del rilievo nonostante si osservino coppie di immagini piane (immagini stereoscopiche). Da un’ evoluzione dello Stereoscopio nasce lo Stereofantascopio o Fantastereoscopio o Bioscopio, brevettato da Luis-Jules Duboscq nel 1852. In questo dispositivo ottico le due immagini piane sono sostituite da una coppia di zootropi, che permettono di osservare immagini in rilievo in movimento.

Stereoscopio
Stereoscopio

La versione collettiva dello stereoscopio è il Kaiserpanorama, brevettato dal tedesco August Fuhrmann. Esso permetteva di vedere le stesse immagini a un gruppo di persone, anche una ventina, sedute intorno allo stumento.

Kaiserpanorama
Kaiserpanorama

Lo Zootropio, evoluzione di un dispositivo cinese creato da tim Huan nel 180 d.C. e realizzato nel 1834 da William George Horner, è un dispositivo ottico simile al fenachistoscopio, costituito da un cilindro rotante dotato di feritoie a intervalli regolari, una per ogni immagine riprodotta su una striscia di carta apposta nell’interno del cilindro.

Esempio di Zootropo
Esempio di Zootropio

Le immagine visualizzate con lo zootropio sono però percepite deformate, cioè più sottili, allungate rispetto a quelle reali, difetto questo, che è stato ovviato con l’introduzione del prassinoscopio.

Nel Prassinoscopio le feritorie per la visualizzazione dell’immagine sono sostituite da specchi posizionati a 45°, in modo da riflettere immagini non distorte verso l’osservatore. Il primo prassinoscopio risale al 1876 per opera di Charles Émile Reynaud, che in seguito realizza diverse evoluzioni di questa attrazione.

Esempio di prassinoscopio
Esempio di prassinoscopio

Tra glli anni 50 e ’60 del secolo corso, viene lanciato e diventa di moda un riadattamento del prassinoscopio chiamato Disco Animato, da posizionare sul perno del giradischi, che riproduce le immagini in movimento stampate sul disco, di solito 78 giri, durante la riproduzione musicale. Nella maggior parte dei casi i dischi erano destinati all’infanzia, con canzoncine o favole e spesso erano flexy-disc; in Italia era commercializzato dalla Moviton Mamil.

Nel 1878 Reynaud presenta il Prassinoscopio Teatro adatto anche ad una visione collettiva delle immagini in movimento e soprattutto all’intrattenimento dei bambini. In esso alla giostra di specchi è anteposto uno schermo di vetro. Questo strumento permette di sovrapporre le immagini in movimento a sfondi intercambiabili.

Nel Prassinoscopio Teatro Il vetro riflette l'immagine di uno sfondo in modo da far apparire le immagini animate sovrapposte alla scenografia.
Nel Prassinoscopio Teatro Il vetro riflette l’immagine di uno sfondo in modo da far apparire le immagini animate sovrapposte alla scenografia.

Nel 1880, applicando la lanterna magica al prassinoscopio teatro, realizza il Prassinoscopio da proiezione, che permette la visione ad un pubblico più ampio, poiché la lanterna magica proietta le immagini in movimento, comunque sempre dodici, che si ripetono di continuo, su di uno schermo, dove grazie ad uno specchio arrivano ingrandite.

Nel 1888 perfeziona ulteriormente questa dispositivo, inventando il Teatro Ottico, strumento che consente di proiettare immagini, riportate su vetrini collegati fra loro con strisce di pelle perforate, per agevolare lo scorrimento (una sorta di primitiva e rudimentale “pellicola”), in modo da simulare le fasi di un movimento su sfondi intercambiabili. Il Teatro Ottico è il precursore del cartone animato, anche se le immagini sono proiettate sul retro dello schermo e non davanti.

Illustrazione d'epoca del Teatro Ottico
Illustrazione d’epoca del Teatro Ottico

Le proiezioni pubbliche col Teatro Ottico note come spettacolo di “pantomime luminose” iniziarono nel 1892 presso il  Cabinet Fantastique del  Musée Grévin di Parigi, anche sede del museo delle cere; si trattava di cortometraggi brevi, circa 15 minuti, con movimenti poco fluidi percepiti come a scatti, accompagnati da una colonna sonora appositamente creata ed eseguita durante le proiezioni. Di questi cortometraggi ne sono stati realizzati da Reynaud cinque tra il 1888 e 1894: Un bon bock, Le clown et ses chiens, Pauvre Pierrot, Autour d’une cabine, Un rêve au coin du feu, di cui ne sono sopravvisuti solo due (gli altri sono stati distrutti dallo stesso autore, in un attimo di disperazione), che sono stati poi riportati su pellicola per preservarli nel tempo: Pauvre Pierrot del 1892 e Autour d’une cabine del 1894.

Con la nascita del cinematografo, Raynaud deve modernizzare il suo teatro ottico e realizza delle animazioni utilizzando, al posto dei disegni,  delle fotografie dipinte a mano chiamate “fotopitture animate”. Si tratta di animazioni realizzate con sequenze di fotografie dipinte a mano, utilizzate al posto dei disegni e riprese attraverso uno strumento ottico da lui stesso creato il foto-scenografo. Con questa tecnica tra il 1896 e il 1898 realizza Guillaume TellLe premier cigare e Les clowns Price. L’ultima proiezione al Musée Grévin del teatro ottico, ormai soppiantato del cinema, avviene l’8 febbraio 1900.

Al Museo Nazionale del Cinema di Torino presso la Mole Antonelliana è presente una ricca sezione dedicata al cinema delle attrazioni, con interessanti reperti d’epoca e possibilità di vederne il funzionamento (http://www.museocinema.it)

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