Storia del Cinema: Nascita del Cinema

Con l’avvento della Fotografia e il progredire dei suoi processi e strumenti e i contemporanei passi avanti fatti nella sperimentazione e nella realizzazione di dispositivi ottici (Precinema), per arrivare a ad avere immagini in movimento era ormai solo necessario trovare un metodo per chiudere l’obiettivo velocemente e far avanzare la pellicola ad intermittenza, in modo da poter scattare fotografie in rapida successione e riprendere le fasi di un’azione, senza avere immagini confuse.

Cavallo al galoppo
1878 – Eadweard Muybridge  – “The Horse in motion” (Cavallo al Galoppo) – sequenza di fotografie che dimostrò come gli zoccoli di un cavallo durante il galoppo si sollevano dal terreno contemporaneamente, ma non nella posizione di completa estensione, come era comunemente raffigurato nei dipinti e disegni.

Nel 1872 Eadweard Muybridge (1830 – 1904), fotografo di fama, per dimostrare all’allora Governatore della California, Leland Stanford, che un cavallo durante il galoppo stacca contemporaneamente i quattro zoccoli dal dal suolo, rimanendo per un attimo sospeso in aria, utilizza un processo fotografico, per cui ottiene in seguito, il brevetto.

Per catturare la sequenza della corsa del cavallo, Muybridge posiziona a distanze regolari, lungo il tracciato, una serie di macchine fotografiche, i cui scatti sono azionati da fili tesi, che il cavallo in corsa tira incontrandoli sul percorso, in modo che ogni macchina fotografica scatta nell’istante in cui il passa il cavallo.

Per vedere il movimento delle sue sequenze fotografiche, Muybridge lavora ad un proiettore, lo Zoopraxiscopio oppure Zooprassiscopio, che perfeziona nel 1878. Questo dispositivo funziona tramite dei dischi rotanti sui quali  le sequenze fotografiche possono essere montate e riprodotte come fossero dei filmati, anche se il movimento non risulta fluido (Muybridge non arriverà mai a realizzare dei film).

Étienne Jules Marey (1830 – 1904) fisiologo, cardiologo e scienziato appassionato allo studio dei movimenti degli esseri viventi, si applica alla ricerca di tecniche e alla costruzione di strumenti per poterli rilevare. Nel 1882 costruisce il Fotofucile o fucile fotografico, un dispositivo ottico, che sfrutta un sistema simile a quello di un revolver (tanto che ancora oggi in lingua inglese to shoot significa sia sparare che scattare una foto). Il fotofucile utilizza una lastra circolare con 12 fotogrammi, otturatore con tempo breve di 1/720 di sec. e motore ad orologeria.

Il fucile fotografico di Marey
Il fucile fotografico di Marey

Il problema di scattare fotografie in rapida sequenza per rilevare il movimento diventa quindi una realtà, che deve essere solo via via perfezionata. Ora nasce la necessità di proiettare il movimento ottenuto.

La pellicola flessibile, indispensabile per proiettare il movimento, viene inventata dal Reverendo Episcopale Hannibal Goodwin, di Newark nello Stato del New Jersey, nel 1885 anche se  ottiene il brevetto solo nel 1888, ma a commercializzare il prodotto, forse anche illegalmente visto che non possedeva il brevetto, è George Eastman che lo produce prima per le sue macchine fotografiche Kodak e in seguito anche per il Kinetoscopio di Edison, che utilizzava il formato 35 mm.

Nel 1909 a Parigi il Congresso degli editori di film, stabilirà che la pellicola 35 mm, che è poi la più usata, avrebbe avuto quattro perforazioni per fotogramma secondo il progetto di Thomas Edison, che l’aveva usata per primo, e non due sole e circolari come quella prodotta in proprio dai F.lli Lumière.

https://www.youtube.com/watch?v=8aU1RXkJZ_Y

Il Kinetoscopio o Cinetoscopio ideato nel 1891 da Thomas Alva Edison (1847 – 1931), inventore tra i più prolifici a cui dobbiamo il fonografo, la lampada ad incandescenza, il dittafono ecc., era costituito da una cassa con un oculare sulla parte superiore, dal quale si potevano osservare i filmati, attivando il dispositivo con una manovella. Le pellicole della Kodak da 35 mm erano montate su dei rocchetti fatti girare ad una velocità di 48 immagini per secondo e la proiezione durava circa 45 secondi.

Il kinetoscopio inventato da Thomas Alva Edison nel
Il kinetoscopio inventato da Thomas Alva Edison nel 1891

Il Kinetoscopio era quindi ispirato a Mondonuovo, con una visione monoculare delle proiezioni, con la grande differenza che l’invenzione di Edison aveva immagini in movimento e non statiche. Come Mondonuovo il kinetoscopio era destinato ad essere visto nelle fiere e nei baracconi, contro pagamento di un biglietto, ma non era destinato alla vendita, esso veniva dato come in affitto, un po’ come si fa oggi con le macchinette per videogiochi presso bar, tabaccherie etc. Il primo locale per kinetoscopi venne aperto, riscuotendo un enorme successo, il 14 aprile 1894 a New York, al numero 1155 di Broadway. Era una sala dotata di dieci kinetoscopi a gettone, dove la gente poteva vedere le proiezioni al costo di 25 cent. Si trattava di brevi filmati, di durata inferiore al minuto, realizzati con il Kinetografo o Cinetografo, un fotocamera a pellicola, ovvero una cinepresa, inventata da William Kennedy Laurie Dickson (1860 – 1935) alle dipendenze di Thomas Edison.

Locale adibito alla visione di filmati con il kinetoscopio
Locale adibito alla visione di filmati con il kinetoscopio

Poichè il kinetoscopio era un grandioso affare commerciale occorreva proporre sempre nuove pellicole per sfruttare al meglio la moda del momento e la loro realizzazione venne affidata a William Dickson. Poichè il kinetografo doveva essere alimentato a corrente e gli sfondi scuri miglioravano la visibilità delle immagini, le riprese erano effettuate all’interno del Black Maria, il primo studio cinematografico americano, fatto costruire da Edison a West Orange nel New Jersey per la Edison Manufacturing Company, consistente in un piccolo palcoscenico di posa, dalle pareti interne dipinte di nero, per dare uno sfondo omogeneo ai filmati, e la parte superiore e frontale apribili per sfruttare al massimo la luce solare, essendo la pellicola usata a

quel tempo poco sensibile; poteva inoltre essere ruotato per beneficiare della migliore esposizione alla luce. Il nome deriva dalla dalla sua forma stretta che ricordava quella dei furgoni della polizia a cavallo, soprannominati Black Marias.

Il Black Maria, primo studio cinematografico in America
Il Black Maria, primo studio cinematografico in America

I filmati girati da Dickson erano esibizioni di acrobati e ginnasti, danze con ballerini, scenette o brevi pezzi teatrali. Tra i cortometraggi di danza divennero molto popolari quelle di Annabelle Whitford, una ballerina delle Ziegfeld Follies: Annabelle Butterfly Dance del 1894 e Annabelle Serpentine Dance del 1895. Di questi filmati della durata di circa 45 minuti, girati ovviamente in bianco e nero, esistevano delle copie a colori, colorati a mano fotogramma per fotogramma.

La prima donna ad apparire in un filmato per kinetoscopio e comunque la prima donna ad apparire in un filmato americano in generale é Carmencita, che nel 1894 si esibisce in una danza nel cortometraggio che porta il suo nome.

Tra le proiezioni più gettonate c’erano le scene di esecuzioni, che venivano girate ricorrendo ai trucchi teatrali per renderle verosimili, anche perché, per ovvie ragioni, non venivano usati effetti speciali.

Nel 1895 nel Black Maria venne girato il Dickson Experimental Sound Film, il primo filmato sonoro della storia. Si tratta di una produzione destinata al Kinetofono un dispositivo inventato da Edison e Dickson, tale strumento univa il fonografo, anch’esso inventato da Edison, e il kinetoscopio, Nel tentativo di accompagnare le immagini col suono, si integrò il kinetoscopio con un cilindro che emetteva suoni, ma apparentemente questo dispositivo non venne mai distribuito, probabilmente per le difficoltà di sincronizzare suono e immagini. Il filmato, che riprendeva lo stesso Dickson che suonava il violino accanto a un corno per cilindro fonografico mentre due uomini danzano, nel 2003 è stato scelto per essere conservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.

Mentre Edison e Dickson lavoravano alle loro produzioni, al di là dell’oceano due fratelli francesi, Auguste e Louis Lumière, davano la grande svolta: non più filmati osservati da uno spioncino, ma proiettati su uno schermo, grande, all’interno di sale dove poter guardare lo spettacolo comodamente seduti insieme ad altri, una visione collettiva e condivisa.

La prima proiezione del Cinematografo – da Kínema, vocabolo greco che significa “movimento” – avviene il 28 dicembre 1895 al Salon Indien du Grand Café sul Boulevard des Capucines, a Parigi, e convenzionalmente è a questa data che si fa riferimento per la nascita ufficiale del CINEMA.

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